venerdì 15 luglio 2022

Esistenza di una effettiva emergenza idrica

Esistenza di una effettiva emergenza idrica

Inoltrato da Angelo di Lorenzo

Un attento lettore ci ha segnalato questo articolo molto interessante, perfettamente in linea con quanto stiamo dimostrando sull'esistenza di una effettiva emergenza idrica. Leggiamo questo passaggio interessante:

«L’ingegnere Fabio Marelli, direttore dell’acquedotto meneghino, ha infatti specificato come il problema dell’approvvigionamento non riguardi il capoluogo né i 133 comuni della città metropolitana. Anzi, al contrario, “la situazione è sotto controllo. L’acquedotto si rifornisce dalla seconda falda, che è un serbatoio d’acqua molto grande, alimentato dal Ticino, dalle Prealpi e dall’Adda”. In realtà, il direttore spiega come la falda sia più che ottima, trovandosi “al livello più alto che si sia mai verificato dagli anni ’70 ad oggi. I prelievi industriali sono diminuiti e negli ultimi 40 anni la falda si sta riportando alla situazione che c’era tra fine ‘800 e inizi del ‘900. C’è molta acqua, Milano ne ha un surplus perché è nata in mezzo ai fiumi e ai fontanili”.

Inoltre, in esito ad "uno studio del Politecnico di Milano, l’Università ha certificato che, pure nelle ipotesi più disastrose a livello ambientale e di siccità, il capoluogo lombardo non avrà problemi di acqua potabile da qui al 2050».

Lo stesso attento lettore ci ha segnalato anche un articolo della giornalista Federica Venni pubblicato Repubblica il 1 luglio scorso in seguito alla visita fatta alla centrale dell'acquedotto di San Siro, sempre con la guida dell'ing. Fabio Marelli.

Dice l'articolo: "si intuisce anche perché, nonostante la siccità, Milano non rischia di rimanere a secco.

Né oggi, né domani, né nei prossimi anni. Il segreto di quella che non a caso viene definita una "città d'acqua" è la falda a cui Milano deve la sua capacità di dissetarsi.

I 588 pozzi di cui il sistema idrico gestito da MM è dotato prelevano acqua di seconda falda, ad una profondità tale (che varia tra gli 80 e i 100 metri) che garantisce un livello di contaminazione quasi nullo.

A differenza di chi, come gli agricoltori ad esempio, attinge l'acqua da laghi, fiumi e canali i cui livelli sono molto esposti alla siccità, chi la attinge dalla falda - che si riempie molto lentamente e costantemente nel corso dei decenni - è al riparo dall'assenza di piogge. Milano, insomma, ha un serbatoio ricchissimo che negli anni si è riempito anche grazie alla riduzione dei consumi: "Non ci sono più i grandi complessi industriali che trent'anni fa circondavano la città", spiega il direttore dell'acquedotto e delle fognature Fabio Marelli [...]"

Nessuno dunque nega l'evidenza che la natura ci mostra sempre più duramente di anno in anno, ma intendiamo svergognare l'ipocrisia e la mala fede degli uomini, i quali non sono in grado di gestire l'acqua oppure vogliono che diventi un bene di prima necessità da commercializzare come lo è la benzina, il gas o altro.

Non chiudiamo gli occhi per dire che esiste una siccità per cause naturali perché l'acqua, come abbiamo visto dalle numerose testimonianze raccolte in tutta Italia, c'è eccome.

Allora il problema non è la siccità come vogliono farci credere, ma l'incapacità dei nostri amministratori di gestirla, la vecchiaia e inadeguatezza degli impianti, le dispersioni ed il menefreghismo sul valore naturale dell'acqua,  questo è quello che vogliamo dire e dimostrare.

L'emergenza siccità è un altro strumento di governo, una bufala politica, almeno oggi, luglio 2022, e rientra sin da gennaio scorso nel piano PNNR per prendere soldi o raggiungere obiettivi di carattere politico.

La siccità è un obiettivo del PNNR, che significa? Che deve esistere per programma.


 

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